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Visita dell’Arcivescovo di Cracovia Cardinale Stanislaw Dziwisz

Nel ventesimo anniversario della Visita Pastorale del Santo Padre Giovanni Paolo II alla Diocesi Sorrento-Castellammare di Stabia (19 Marzo 1992), il 15 Marzo 2012 la città di Sorrento ha dedicato uno spazio antistante la Cattedrale di Sorrento al Beato Giovanni Paolo II. Alla cerimonia di inaugurazione, alla presenza delle autorità civili, è intervenuto Sua Eminenza Reverendissima

Visita del Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano Cardinale Angelo Comastri

Nel ventesimo anniversario della Visita Pastorale del Santo Padre Giovanni Paolo II alla Diocesi Sorrento-Castellammare di Stabia (19 Marzo 1992), il 14 Marzo 2012 si è tenuta una Celebrazione solenne dei Vespri in Cattedrale, presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Sig. Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Arciprete

Mons. Francesco Alfano è il nuovo Pastore della Chiesa di Sorrento Castellammare di Stabia

            L’Arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia                                                                                         10.3.2012

Il coro ligneo

All’interno del Coro, la parte posteriore della chiesa, trovava posto l’altare settecentesco donato dal Re di Napoli Francesco II di Borbone a Mons. Francesco Saverio Apuzzo nel 1856, proveniente dalla chiesa napoletana di San Marcellino. Nel 1938, durante la sistemazione dell’area presbiteriale voluta da Mons. Paolo Jacuzio, al posto delll’altare fu sistemato il bel coro

Cupola sovrastante il coro

Nella cupola che sovrasta il coro, ricca di stucchi floreali, si ammirano affrescati negli otto spicchi che la dividono i Santi compatroni della Diocesi, lavoro eseguito nel 1902 dagli artisti napoletani Pietro Barone ed Augusto Moriani.

Il soffitto della cattedrale

Il soffitto della navata centrale della Cattedrale di Sorrento è interamente dipinto su tela con fantasioso intreccio di volute, fiori, frutta e putti, opera di Francesco Francareccio (1711) che, in un ovale sormontato dalle insegne metropolitane e vescovili, ritrasse il committente Mons. Filippo Anastasio. Al centro del soffitto vi sono tre grandi tele, opera che