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LOTTERIA 2014

NELLA SEZIONE SEGRETERIA PARROCCHIALE È PUBBLICATO IL VERBALE DELL’ESTRAZIONE.

 

 

 

 

 

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Natale 2014

Il programma del Natale in Cattedrale

FRIDAY NIGHT LIVE

Friday Night Live - 20 Maggio 2016

Orario Sante Messe

LA CATTEDRALE E’ APERTA TUTTI I GIORNI DALLE 8.00 ALLE 12.30 E DALLE 16.30 ALLE 20.00

non sono ammesse visite turistiche  durante le celebrazioni liturgiche

The Cathedral is open every day from 8.00 to 12.30 and from 16.30 to 21.00 

tourist visits are not permitted during the liturgical celebrations

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ORARIO INVERNALE SANTE MESSE (WINTER TIME HOLY MASSES)

DOMENICA E GIORNI FESTIVI – (sundays and holidays from 1st october)
 
ORE 8.30 – ORE 11.15
ORE 18.00 (in estate ORE 19.00 – Summer: 7.00 PM)
GIORNI FERIALI (dal lunedì al sabato sera – weekdays from monday to saturday evening)
ORE 8.30
ORE 18.00 (in estate ORE 19.00 – Summer: 7.00 PM)
 

* in corsivo sono indicati gli orari estivi

Corsi di preparazione al Matrimonio ed alla Cresima

Corsi di preparazione al Matrimonio ed alla Cresima

 

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Semi…siamo. Incontro con de Bortoli a Sorrento

La proposta educativa della comunità della Cattedrale di Sorrento prova a coinvolgere tanto i genitori quanto gli educatori, gli amministratori pubblici, gli operatori della comunicazione , nella consapevolezza dell’importanza di ‘seminare cultura e civiltà’. Le nostre città hanno tante bellezze e potenzialità, ma preoccupa constatare che sono spesso distratte rispetto ad aspetti importanti della vita sociale e civile. In questo senso, la sfida educativa assume particolare rilievo. A fare da sfondo a questi appuntamenti sono gli Orientamenti pastorali della Conferenza episcopale italiana per il decennio 2010-2020, “Educare alla vita buona del Vangelo”. Infatti, la storia bimillenaria della Chiesa è  un intreccio fecondo di evangelizzazione e di educazione. Annunciare Cristo, vero Dio e vero uomo, significa portare a pienezza l’umanità. Non c’è nulla, insomma, che non abbia una significativa valenza educativa. 

Il nostro territorio, le nostre comunità soffrono una povertà culturale di cui purtroppo non si ha una piena consapevolezza, ancor più grave se si considera la ricchezza di risorse di cui il buon Dio e la nostra storia ci hanno fatto dono. A Don Mazzi che ci chiedeva da quali motivazioni nascesse la nostra iniziativa spiegavamo che la nostra gente appare talvolta distratta e la distrazione sembra essere l’unico prodotto che strategicamente si vende bene in un territorio come il nostro, anche perché la domanda da parte dei consumatori di distrazione – indigeni e di passaggio – è decisamente alta.  Tutto questo ci fa correre il rischio di essere poco attenti e consapevoli rispetto a derive preoccupanti e per certi aspetti drammatiche con cui facciamo i conti ultimamente: diversi suicidi in penisola sorrentina in pochi mesi e che vedono coinvolti poveri Cristi non sempre afflitti da povertà economiche o materiali, l’ uso crescente e dilagante da parte dei nostri ragazzi di droghe leggere e pesanti con continue e insistenti iniziative delle forze dell’ordine che disperatamente cercano di far fronte alla negazione di questo fenomeno da parte delle famiglie e della stessa comunità, il ricorso sempre più frequente al consumo di alcolici e al gioco d’azzardo non sempre motivato da situazioni di indigenza ma talvolta indotto da continui processi di indebitamento dovuti ad accanimenti economici e imprenditoriali segnati dal rischio e da uno spericolato pressapochismo, la fuga da una città come Sorrento di giovani coppie a causa della indisponibilità di alloggi (per lo più destinati a bed e breakfast oppure inaccessibili per gli iniqui canoni di affitto) e il conseguente invecchiamento della popolazione, la sempre più scarsa disponibilità della risorsa lavoro e la crescente e indisturbata deriva malavitosa, criminosa e criminogena, che inquina le mentalità, i comportamenti quotidiani, i rapporti e la stessa vita sociale sono soltanto alcuni dei fenomeni con cui dovremmo confrontarci seriamente e sinceramente. 

A fronte di tutto questo e della incredibile e ricca storia dei nostri territori c’è una povertà con cui dobbiamo confrontarci, che si manifesta anche tra noi credenti e tra gli stessi operatori pastorali. E’ la difficoltà ad uscire dagli orizzonti piccoli, dai propri ambienti e dai propri interessi e da consuetudini, anche religiose, che hanno fatto il loro tempo e che ormai sembrano solo rispondere, ci ricorda Papa Francesco, al “comodo criterio pastorale del ‘si è sempre fatto così’” ; una “povertà culturale che genera sospetto verso ciò che non si conosce e non si controlla e che si esprime nella diffidenza verso tutto ciò che viene proposto come impegno per un condiviso bene comune”. Una povertà che avremmo chiamato un tempo “provincialismo” alla quale – come propone qualcuno – oggi si può rispondere soltanto con una “carità della cultura”. Una carità che animi e rianimi lo spirito critico, il dibattito, il confronto, lo studio, la passione intellettuale e quella dell’impegno sociale e civile, la dedizione, l’organizzazione della speranza, il coinvolgimento…

E’ per questo che abbiamo invitato alcuni testimoni a raccontarci la storia degli uomini e delle donne di questo tempo, di questa stagione di “crisi”, vista dal loro punto di osservazione privilegiato ed esperto. E’ stata un’occasione preziosa averli tra di noi e avvertiamo ancora il bisogno di dire la nostra gratitudine e la nostra stima ai tanti che sono intervenuti in questi anni alla Rassegna di incontri sull’ educAZIONE “Semi…siamo”: il Prof. Savagnone, il Direttore di Famiglia Cristiana Don Antonio Sciortino, il Direttore di Avvenire Marco Tarquinio, il Direttore di RAI Vaticano Massimo Milone, l’ex Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana Franco Miano, Claudia Koll, Padre Gonzalo Miranda, l’allora Presidente nazionale di Scienza e Vita Prof. Lucio Romano, Don Antonio Mazzi, il Direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, e l’inverno scorso nell’ambito della manifestazione “Suoni Divini” tenutasi in Cattedrale gli artisti Enzo Avitabile e Gino Paoli. Un “grazie” cordiale ed affettuoso per aver accettato – seppur per un breve ma significativo tratto di strada – di  accompagnare la nostra comunità in un pellegrinaggio tutto in salita ma decisamente bello e carico di sorprese.

La Comunità della Cattedrale di Sorrento